mercoledì 4 maggio 2016

LIBERARSI DALL'AUTO: SI PUO' FARE, SI DEVE FARE PER IL BENE DI TUTTI. UNA TESTIMONIANZA DI NORMALITA' CI INVITA A RIFLETTERE...

Riceviamo il commento di Anna:
"Autoliberazione si può fare, a piedi ( abito vicino al centro commerciale oasi) tutti i giorni ( anche quando piove) con calma percorro circa 20 minuti a piedi (40 minuti andata e ritorno)per andare a lavorare ( via cappuccini zona San Pietro). Buon viaggio e buona salute a tutti quelli che desiderano iniziare un percorso alternativo."  

Una testimonianza che dovrebbe essere di banale normalità e che invece, nei tempi correnti, sembra quasi una stravaganza, una sorprendente eccezione.
Le città sono pensate, costruite e organizzate (deturpate) al servizio dell'automobile, non delle persone. "Roma è diventata un brutto parcheggio. E' indecente il modo in cui viene degradata una delle più belle città del mondo", diceva Alberto Sordi.

E non è condizione solo delle metropoli, ma anche dei medi e piccoli comuni. Se avessimo un monitoraggio permanente della qualità dell'aria come nei grandi centri, avremmo con certezza delle belle (brutte) sorprese. Infatti i rilevamenti effettuati nel 2012 in preparazione del Piano Generale del Traffico Urbano svelarono la pazzesca cifra di 50/60mila veicoli in entrata ed uscita da Lanciano ogni giorno. E questo significa un'enormità di polveri sottili cancerogene liberate in atmosfera a danno di persone e ambiente.

Lo studio sulla qualità dell'aria effettuato dal Mario Negri Sud per conto della Provincia di Chieti nel 2010 con i più avanzati sistemi scientifici (biomonitoraggio e IBL) evidenziò per l'area urbana di Lanciano i dati peggiori di tutta la provincia teatina e guardacaso i punti di rilevamento erano in prossimità delle grandi arterie stradali di accesso alla città.

E' una spirale che va fermata ad ogni costo perchè è un costo ormai inaccettabile in termini di salute, di vivibilità, di socialità, di rispetto di luoghi storia e tradizioni. Non ci stancheremo mai di additare il caso clamoroso di Santa Maria Maggiore e dei suoi meravigliosi e unici rosoni sfregiati dalle macchine parcheggiate lì davanti giorno e notte.
E poi ci sono gli enormi costi sia privati (acquisto, carburanti, manutenzione e servizi correlati all'auto) che collettivi come quelli a carico del Servizio Sanitario Nazionale per malattie e conseguenze di incidenti.
 
Scegliere di spostarsi a piedi o in bicicletta significa avere grande rispetto innanzitutto di sé stessi, aiutando la salute del proprio corpo con il movimento e quella della mente con un incontro, una chiacchierata, uno sguardo a ciò che ci circonda, ma anche degli altri perché in questo modo non si avvelenano l'aria e le relazioni interpersonali sempre tese quando si è al volante. Non si rischiano incidenti, si evitano rumori aggiuntivi e alla fine, conti alla mano, si risparmiano tempo e denari.
 
Naturalmente non si vuole criminalizzare nessuno ma provare ad innescare un processo di progressiva riduzione di un uso per lo più eccessivo, inutile e anti-funzionale, spesso spasmodico, sconsiderato e maleducato dell'auto privata in favore di forme alternative e sostenibili, anche collettive, più sane e rispettose.
 
Deve cambiare la mentalità individuale (smettiamola di ringraziare l'automobilista che si ferma quando passiamo sulle strisce pedonali!) ma anche quella pubblica di chi amministra i nostri comuni. E' inaccettabile che nella stessa area si vadano a spendere 770 mila euro per il nuovo parcheggio di Sant'Egidio a ridosso delle mura storiche (per 90 posti auto: 8500 euro cadauno, un affare!) e si lasci all'abbandono la Fonte Grande di Civitanova che avrebbe bisogno non solo di un'adeguata manutenzione ordinaria, ma allo stato attuale anche di interventi straordinari di recupero e consolidamento.
 
Evidentemente, come volevasi dimostrare, l'automobile ha sempre la priorità e mentre per altri interventi molto più doverosi e utili (uno per tutti l'abbattimento delle barriere architettoniche) si fa sempre una gran fatica a trovare fondi e finanziamenti che non arrivano mai, per i parcheggi, le strade, le rotatorie e via di questo passo i soldi piovono sempre a secchiate.
 
Auto-liberazione, certo che si può fare, ma bisogna impegnarsi un pò di più: e allora tutti in marcia, a piedi o in bici, per il rispetto della Vita.
 
FM


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